Significativi sono i risultati ottenuti, in sede tanto giudiziale quanto stragiudiziale, soprattutto in tema di risarcimento da infezione nosocomiale, responsabilità d’equipe, carenza o difetto di organizzazione della casa di cura, consenso informato, emergenza-urgenza, oculistica legale, danno da morte per malasanità, lesioni macro-permanenti, perdita di chances di sopravvivenza e di guarigione.

Principale aree

1. ERRORI DIAGNOSTICI
2. ERRORI TERAPEUTICI
3. CARENZE ORGANIZZATIVE
4. ONSENSO INFORMATO
5. INFEZIONI NOSOCOMIALI
6. RITARDI DI CURA

1. Errori Diagnostici

Gli errori diagnostici rappresentano una sfida significativa nel campo della medicina, incidendo profondamente sia sui pazienti che sui professionisti sanitari. Uno studio retrospettivo ha rivelato che, in un campione di pazienti ricoverati, il 23% ha subito errori diagnostici, contribuendo a danni, temporanei o permanenti, o alla morte nel 17,8% dei casi, evidenziando la necessità critica di strategie di miglioramento e intervento
Lo Studio Legale Cusimano, con la sua solida specializzazione in responsabilità medica, si dedica a fornire consulenza legale ed assistenza sia ai soggetti che ritengono di aver subito danni da tali errori, sia ai professionisti e alle strutture sanitarie che cercano di difendersi da accuse ingiuste o di ottimizzare le loro procedure diagnostiche.
Analisi e supporto
Offriamo servizi che coprono un ampio spettro di necessità legate agli errori diagnostici, tra cui:

• Analisi e valutazione legale: approccio bilanciato per analizzare le circostanze di errori diagnostici, valutando le responsabilità e guidando i clienti nelle azioni legali appropriate.
• Strategie di mitigazione e difesa: assistenza nella definizione di strategie preventive per professionisti e strutture, così come nella gestione legale di contestazioni.

2. Errori Terapeutici: 

Gli errori terapeutici costituiscono una delle maggiori preoccupazioni nel campo della salute, avendo un impatto significativo sia sui pazienti che sui professionisti del settore. Si tratta di errori involontari commessi nell’utilizzo di un farmaco, che possono verificarsi per diverse ragioni in fase di prescrizione, conservazione, preparazione o somministrazione di un medicinale.
Anche se questi errori sono relativamente rari, possono avere gravi conseguenze sulla salute dei pazienti e sull’efficienza dei servizi sanitari. Si stima, infatti, che contribuiscano ad una quota tra il 18,7% e il 56% delle reazioni avverse nei pazienti ospedalizzati.
Ci impegniamo a offrire assistenza legale tanto ai soggetti danneggiati da tali errori quanto ai professionisti e alle istituzioni sanitarie, mirando a una risoluzione equa ed informata di queste delicate questioni.
Un focus su prevenzione e correttezza
La prevenzione degli errori terapeutici è al centro delle attenzioni delle autorità sanitarie europee, come dimostra l’impegno dell’EMA nella creazione di linee guida per migliorare la segnalazione e la valutazione degli errori, nonché nella proposta di strategie di prevenzione.
Questa attenzione si traduce in un impegno costante verso l’adozione di pratiche sicure nell’uso dei medicinali, con l’obiettivo di ridurre l’incidenza di eventi avversi prevenibili.
Analisi dei rischi e delle responsabilità
Riconoscendo che gli errori terapeutici possono derivare da diversi fattori, dal design del farmaco alla sua somministrazione, il nostro studio si dedica all’analisi accurata di ogni caso, valutando la catena di eventi che ha portato all’errore e identificando le responsabilità a vari livelli.
Forniamo consulenza e rappresentanza legale per navigare le complessità delle controversie legate agli errori terapeutici, offrendo sostegno nella richiesta di risarcimenti o nella difesa da accuse ingiuste, sempre con l’obiettivo di assicurare che la giustizia prevalga.
Il nostro impegno per la sicurezza dei pazienti
La nostra missione include l’incoraggiamento alla segnalazione di errori terapeutici da parte di pazienti e professionisti, sostenendo la trasparenza e la comunicazione come strumenti fondamentali per migliorare la sicurezza dei trattamenti medici.
Attraverso questa cultura di apertura, contribuiamo a costruire un ambiente sanitario più sicuro per tutti. Lo Studio Legale Cusimano si impegna a mantenere alti standard di assistenza legale nel campo della responsabilità medica, affrontando con serietà e competenza le sfide poste dagli errori terapeutici.

3. Carenze Organizzative

Le carenze organizzative nelle strutture sanitarie possono avere ripercussioni significative sulla qualità delle cure offerte ai pazienti, generando una responsabilità medica che necessita di analisi e gestione accurate.
CHIARINI | Studio Legale offre consulenza e assistenza legale su questa tematica, rivolgendosi sia a pazienti e familiari, sia a professionisti e strutture sanitarie, con l’obiettivo di affrontare e risolvere le questioni legate a tali carenze.
Responsabilità medica versus responsabilità sanitaria
Come noto, i sintagmi “responsabilità medica” e “responsabilità sanitaria” non sono sinonimi, benché vengano sovente utilizzati in maniera interscambiabile.
In realtà, il concetto di responsabilità medica rimanda a fattispecie di danni correlati a specifici profili di colpa del personale medico o para-medico; quello di responsabilità sanitaria, invece, contempla tutti gli illeciti addebitabili alla Struttura nel suo complesso.
Dunque, la responsabilità sanitaria ha un ambito semantico più ampio della responsabilità medica: infatti, il campo di applicazione della responsabilità sanitaria include quello della responsabilità medica (perché la struttura risponde sempre dei comportamenti del personale che opera all’interno della stessa, come ben recepito anche dalla legge Gelli Bianco), ma non si esaurisce in esso (perché esistono ipotesi di responsabilità della struttura che non si fondano sulla colpa del singolo operatore, ma sono ricollegabili – per l’appunto – a carenze organizzative, ovvero a fattispecie “anonime”, come nel caso delle infezioni ospedaliere).
Definizione e impatto delle carenze
Una carenza organizzativa si verifica quando una struttura sanitaria non riesce a fornire lo standard di cura adeguato, a causa di mancanze nella pianificazione, nella gestione o nell’esecuzione dei servizi sanitari. Questa carenza può configurare un difetto di diligenza, che costituisce il principale parametro per valutare il comportamento atteso atteso dal debitore ai sensi dell’art. 1176 c.c., prendendo in considerazione il contesto storico-geografico e le circostanze specifiche del caso.
Con il contratto di “spedalità” (o di “assistenza sanitaria”), infatti, la struttura – tanto pubblica quanto privata – si impegna ad erogare le necessarie prestazioni di cura, assumendo un obbligo che si estende oltre la mera prestazione medica ed include doveri strumentali per la realizzazione dell’interesse del paziente. Tra questi, assume rilievo il rispetto dei requisiti tecnologici, organizzativi e strutturali, fondamentale per garantire la sicurezza di pazienti e operatori.
D’altronde, la letteratura internazionale insegna come le cause di errori e eventi avversi in ambito sanitario siano frequentemente attribuibili a sistemi di organizzazione del lavoro che predispongono all’errore, piuttosto che alle condotte individuali dei singoli operatori sanitari.
Il nostro approccio di analisi e consulenza
Il nostro studio legale si dedica all’analisi delle carenze organizzative all’interno delle strutture sanitarie, valutando ogni caso con precisione per determinare le responsabilità e fornire consulenze legali mirate. La nostra esperienza nel settore ci permette di affrontare efficacemente queste complesse questioni legali.
Offriamo supporto legale a chi è stato danneggiato da carenze organizzative, così come ai professionisti e alle strutture sanitarie che cercano di risolvere o prevenire tali problemi. Il nostro obiettivo è garantire che tutti i soggetti coinvolti possano affrontare il contesto legale relativo alla responsabilità medica con la massima competenza e affidabilità.
Attraverso un approccio equilibrato e informato, Lo Studio Legale Cusimano si impegna a fornire assistenza legale di alta qualità, contribuendo a migliorare gli standard organizzativi nel settore sanitario e a tutelare i diritti di pazienti e professionisti.

4. Consenso Informato

Nell’ambito della responsabilità medica, il consenso informato si afferma come fondamento etico e giuridico irrinunciabile, garantendo al paziente un ruolo attivo e consapevole nelle decisioni che riguardano la propria salute. Questo processo sottolinea l’importanza di un dialogo aperto e trasparente tra medico e paziente, che deve essere basato sulla comprensione dei rischi, dei benefici e delle alternative di ogni trattamento proposto.
La comunicazione effettiva tra medico e paziente è il cuore del consenso informato. È fondamentale che il paziente riceva informazioni chiare e comprensibili, che gli permettano di valutare il proprio stato clinico, le opzioni terapeutiche disponibili, i possibili esiti e le incertezze legate a ogni scelta.
In questo contesto, il nostro studio legale si impegna a supportare i diritti dei pazienti, fornendo assistenza legale per garantire che il processo di consenso informato sia rispettato e valorizzato in ogni fase del trattamento medico.
Autodeterminazione e diritto al rifiuto nel contesto della responsabilità medica
Un principio parallelo al consenso informato è il diritto al rifiuto informato. Ogni individuo, nel pieno delle sue capacità legali e cliniche, può decidere di non sottoporsi a trattamenti medici, anche quando questi rappresenterebbero l’opzione standard o potrebbero salvare la loro vita.
Questa scelta, pur potendo sembrare irrazionale agli occhi altrui, è un’espressione dell’autonomia personale che deve essere rispettata. Il nostro impegno si estende nel supportare sia pazienti che desiderano esercitare questo diritto, sia professionisti sanitari nel gestire tali situazioni con sensibilità e rispetto per le decisioni del paziente.
Il nostro supporto legale in ambito di violazione del consenso informato
Lo Studio Legale Cusimano, riconosciuto per la sua competenza nel settore della responsabilità medica e del diritto sanitario, offre consulenza ed assistenza legale tanto ai pazienti e ai loro familiari quanto ai professionisti e alle strutture sanitarie.
Attraverso la nostra esperienza, garantiamo supporto nell’affrontare le complessità del consenso informato, assicurando che il processo sia condotto in conformità con le norme deontologiche e legali vigenti.
Verso una pratica medica più informata e responsabile
La nostra visione mira a promuovere una pratica medica che ponga al centro il benessere del paziente, basata su scelte informate e condivise. Sosteniamo un approccio alla medicina che valorizzi l’interazione tra professionista e paziente, riconoscendo l’importanza fondamentale del consenso informato come diritto inalienabile di ogni individuo nel decidere riguardo alla propria salute.
La responsabilità medica e il consenso informato sono concetti indissolubilmente legati, che riflettono l’importanza di un’assistenza sanitaria basata sull’etica, sul rispetto e sulla trasparenza. Il nostro studio legale è al fianco di chi cerca di orientarsi tra queste tematiche, offrendo un punto di riferimento sicuro e affidabile per la tutela dei diritti nel contesto sanitario.

5. Infezioni Nosocomiali

Le infezioni nosocomiali, tecnicamente identificate anche come infezioni correlate all’assistenza sanitaria (I.C.A.), rappresentano una sfida significativa per il settore della salute pubblica.
Queste infezioni, che insorgono durante o dopo il ricovero in una struttura sanitaria, possono avere conseguenze gravi, tanto da provocare, in Europa, 37.000 decessi direttamente attribuibili alle I.C.A. ogni anno, oltre ad influenzare significativamente il benessere dei pazienti ricoverati.
Responsabilità medica e infezioni ospedaliere
Le infezioni ospedaliere, per definizione, sono infezioni che non erano presenti né in incubazione al momento dell’ingresso del paziente nell’istituto di cura. La responsabilità medico-sanitaria in tali casi segue principi specifici, che pongono a carico della struttura sanitaria l’onere di dimostrare di aver operato nel rispetto delle normative e delle buone pratiche per prevenire l’insorgenza dell’infezione.
In Italia, circa 6,3 ogni 100 pazienti ricoverati contraggono una I.C.A., portando a oltre 600.000 casi annui. Tra questi, si stima che almeno 6.000 pazienti perdano la vita a causa di tali infezioni, molti dei quali a seguito di condizioni evitabili, in base alle linee guida per la prevenzione.
Il nostro approccio
Presso lo Studio Legale Cusimano, offriamo un’assistenza legale specializzata sia ai pazienti che hanno subito danni da infezioni nosocomiali sia ai professionisti e alle strutture sanitarie nell’ambito della responsabilità medica. La nostra esperienza abbraccia la valutazione della responsabilità sulla base delle norme giuridiche vigenti e delle migliori pratiche cliniche per la prevenzione delle infezioni nosocomiali.
Forniamo consulenza e rappresentanza legale per pazienti che ritengono di essere stati danneggiati da infezioni ospedaliere, supportandoli nella comprensione dei loro diritti e nell’ottenimento del giusto risarcimento.
Assistiamo gli operatori sanitari e le strutture nella difesa da accuse di malasanità legate a infezioni ospedaliere, offrendo una valutazione dettagliata del rispetto dei protocolli di prevenzione e della qualità dell’assistenza fornita.
Le infezioni nosocomiali rappresentano un’importante area di intervento nel contesto della responsabilità medica. Attraverso la nostra competenza e dedizione, miriamo a garantire che sia i diritti dei pazienti sia gli standard professionali dei sanitari siano rispettati e valorizzati.

6. Ritardi di Cura e responsabilità medica

Nel contesto della sanità, pubblica e privata, il ritardo nella diagnosi e nel trattamento può avere gravi ripercussioni sulla salute del paziente, aggravando condizioni preesistenti o portando, nei casi più gravi, al decesso.
La nostra esperienza abbraccia la tutela dei diritti dei pazienti e la difesa dei professionisti sanitari coinvolti in contestazioni di ritardi diagnostici o terapeutici.
Danni da ritardo e violazione dei diritti del paziente
Il tardivo riconoscimento di una patologia impedisce l’adozione tempestiva delle cure necessarie, quindi possiamo dire che un ritardo diagnostico si converte, pressoché sempre, in un ritardo terapeutico. In ogni caso, il ritardo di cura compromette spesso la prognosi e causa, nella migliore delle ipotesi, un prolungamento indebito della malattia, quando non anche l’aggravamento del quadro clinico o, addirittura, il decesso del paziente.
Oltre al danno derivante dalla lesione dell’integrità fisica, il paziente può lamentare anche un danno non patrimoniale da violazione del proprio diritto alla libera determinazione nella scelta dei propri percorsi esistenziali. Questo accade sovente, ad esempio, nei casi di tardiva diagnosi di patologia oncologica.
Un tema rilevante nel ritardo di cura è altresì il danno da perdita di chances, che si verifica – ad esempio – quando non possiamo dire con certezza che la tardiva diagnosi o il tardivo trattamento di una patologia abbiano cagionato la morte anticipata del paziente, ma possiamo ragionevolmente affermare che il paziente abbia perduto, a causa del ritardo, una concreta e apprezzabile possibilità di migliorare la propria condizione clinica o di ritardare quantomeno l’evento infausto, se non anche di guarire.